ALLARME LATTE – Ti scrivono che è italiano: ma ecco da dove arriva davvero | Quello che ci mettono dentro è rischioso per la salute

Latte, scatta l'allarme - dentrolanotiziabreak.it (Foto Pexels)
Scatta l’allarme su uno dei prodotti più consumati: il latte acquistato di recente potrebbe provenire dall’estero. A rischio la salute.
La vendita dei prodotti alimentari è regolamentata da una serie di rigide leggi che impongono alle casa produttrici precisi iter da seguire: chi non lo fa, rischia multe altissime.
Eppure, continuano ad essere tante le aziende che provano ad aggirare la legge, senza pensare al potenziale rischio cui vengono esposti i consumatori: assumere cibi o bevande contenenti elementi dannosi, può anche provocare la morte.
Nelle ultime ore è scattato l’allarme su uno dei prodotti più venduti e consumati su tutto il territorio nazionale: il latte è finito nel mirino delle autorità competenti poiché prodotto all’estero e potenzialmente dannoso per la salute.
Ecco cosa è stato scoperto quando, forse, era ormai troppo tardi: potrebbero essere numerosissime le persone che hanno già consumato questo alimento inconsapevoli della sua reale provenienza.
Latte: come riconoscerne la provenienza
La rintracciabilità degli alimenti è definita dal Regolamento CE 178/2002 e rappresenta “la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione”. In considerazione di ciò, tutti gli alimenti devono essere accompagnati da etichette che permettono di conoscerne la provenienza e il luogo di produzione.
Quanto accaduto in Sicilia, però, ha lanciato l’allarme su alcuni prodotti caseari, realizzati con un latte di dubbia provenienza. Quest’ultimo, infatti, è stato accompagnato da un’etichetta che, come rinvenuto in seguito ai controlli della Guardia di Finanza, riportava informazioni false. Il latte, che risultava essere stato prodotto in Italia, proveniva in realtà da una zona oltreconfine.

Allarme latte: cosa si rischia
La Guardia di finanza di Ragusa e i funzionari dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) di Vittoria, hanno scoperto che ben tre milioni di litri di latte venduti nella zona della Sicilia a tantissime aziende casearia, erano stati prodotti a Malta. Nonostante l’etichetta riportasse l’Italia come luogo della produzione, le autorità competenti hanno rilevato gravi irregolarità nell’indicazione dell’origine e del trattamento termico del latte impiegato.
Questo prodotto, immesso sul mercato da operatori locali, è stato poi acquistato da inconsapevoli caseifici operanti sia in Sicilia che in altre regioni italiane. Le irregolarità compiute riguardavano l’alterazione della documentazione del latte maltese, in cui venivano riportati indicazioni non corrispondenti circa l’origine del prodotto, e l’omissione sul trattamento di pastorizzazione subito all’estero, sostituito dalla dichiarazione di prodotto crudo. Gli autori del reato sono stati denunciati per falsità materiale e frode in commercio.