“Adesso pure la tassa SPID”, da agosto diventa tutto a pagamento | Il canone annuo è troppo alto, in molti chiedono risposte

Spid, ora diventa a pagamento - dentrolanotiziabreak.it (foto screenshot Youtube)
Introdotta la tassa per uno degli strumenti maggiormente utilizzati per l’accesso ai servizi online: i cittadini in rivolta.
Il Sistema Pubblico di Identità Digitale – SPID – è stato concepito per semplificare l’accesso ai servizi online per cittadini e imprese, ed è gratuito per l’utente nella sua fruizione.
Tuttavia, l’ottenimento delle credenziali SPID richiede un processo di identificazione, che può essere effettuato tramite diverse modalità, alcune delle quali gratuite e altre a pagamento.
Una volta ottenute le credenziali SPID, l’utilizzo del servizio è sempre gratuito per l’accesso ai servizi online che lo supportano. È possibile, inoltre, scegliere tra diversi gestori di identità digitale (IDP) per l’attivazione di SPID.
Questo sistema, però, potrebbe diventare a breve a pagamento per tutti gli utenti: l’introduzione di una tassa sullo SPID ha mandato in subbuglio gli utenti, che ora esigono chiarimenti in merito.
SPID, a cosa serve
Lo SPID, acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale, è un sistema di autenticazione che permette ai cittadini italiani di accedere in modo sicuro e univoco ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei soggetti privati aderenti, utilizzando un’unica identità digitale. Questo strumento, dunque, semplifica e rende più sicuro l’accesso a diversi servizi online, sostituendo la necessità di ricordare molteplici username e password. Esso, quindi, consente l’accesso a diversi servizi in modo facile e veloce, e garantisce un elevato livello di sicurezza e tutela la privacy dei dati personali.
L’attivazione dello SPID avviene attraverso una serie di processi, alcuni dei quali prevedono un pagamento. Ci sono diversi gestori che si occupano dell’attivazione dell’identità digitale (IDP) per l’attivazione di SPID: tra i più usati ci sono come Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Poste, Register, Sielte, Tim e Lepida. Poste Italiana detiene il 70% delle utenze e offre SPID con PosteID, che è gratuito per l’utilizzo dei servizi online.

Tassa sullo SPID: cosa succede
Se finora l’utilizzo dello SPID è stato gratuito per gran parte degli utenti, ora prima Aruba e poi Infocert hanno deciso di introdurre un costo di abbonamento annuo. Lo scorso maggio, Aruba ha smesso di offrire un servizio gratis e ha introdotto un costo fisso per ogni anno di attivazione, pari a 5,98 euro.
Sulla stessa linea di Aruba, anche InfoCert ID è diventato a pagamento, con un canone annuale di 5,98 euro. In seguito alla decisione di introdurre un costo annuale per lo SPID, il timore di molti clienti è che questo possa diventare a pagamento per tutti. Per il momento, però, lo Stato ha erogato a Poste Italiane – che detiene il maggior numero di utenti con SPID – 40 milioni di euro per il sostegno del servizio che, almeno per i clienti Poste, dovrebbe rimanere gratuito per un altro po’ di tempo.