Addio al TFR, il Governo lo sta usando come bancomat personale | I sindacati provano a contrastare ma tu stai per perdere tutto

Novità TFR dal governo - Dentrolanotiziabreak.it (Fonte Foto Canva)
Si torna a parlare nuovamente di TFR: a quanto pare il governo ha deciso di utilizzarlo come se fosse un vero e proprio bancomat, ma se non presti attenzione rischi di perdere tutto ciò che hai guadagnato durante gli ultimi anni.
Come abbiamo avuto modo di spiegare anche in occasione della pubblicazione di articoli precedenti, infatti, nel corso degli ultimi anni sono stati introdotti numerosi cambiamenti per quanto riguarda il mondo del lavoro per gli italiani e non solo.
Un esempio pratico e lampante per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato proprio dalle modalità di accesso alla pensione, le quali sono cambiate a loro volta nel tentativo di permettere ai cittadini di poter lasciare la propria carriera professionale e così concedersi una vera e propria pausa.
Ecco perché si torna a parlare nuovamente di TFR, perché le grandi novità sono previste proprio in tal senso: dal 2025 nulla sarà più lo stesso. Se stai preparando la documentazione necessaria per entrare in pensione nel 2026, allora queste sono informazioni che devi necessariamente conoscere, e che sicuramente ti lasceranno senza parole.
Novità TFR: quali sono le novità previste dal governo?
Ebbene sì, come abbiamo spiegato precedentemente ci sono importanti cambiamenti previsti proprio in relazione al TFR. In un certo senso è come se il governo avesse deciso di utilizzarlo come un bancomat, ma ci sono dettagli ben specifici da chiarire.
A intervenire sulla questione è stato il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon della Lega, il quale ha annunciato l’imminente arrivo di un meccanismo di flessibilità, con l’obiettivo di consentire ai lavoratori del settore pubblico e privato di andare in pensione con determinati requisiti, una volta raggiunti i 64 anni di età, utilizzando anche il TFR oppure accedendo ai fondi di pensione integrativa.

Dal 2025 cambia tutto: ecco cosa fare per andare in pensione col TFR
Innanzitutto è necessario ricordare che gli italiani che vogliono andare in pensione con il TFR non devono soltanto aver compiuto 64 anni, ma devono anche aver accumulato vent’anni effettivi di contributi e un’anzianità contributiva di 25 anni dal 2030, fino a raggiungere la soglia prevista di rendita complementare, così come riportato anche dal portale Fanpage.it.
La redazione citata precedentemente riporta inoltre le dichiarazioni rilasciate da Durigon durante una lunga intervista al Corriere della Sera: “La possibilità, sempre su base volontaria, di usare anche il TFR presso l’INPS come rendita per raggiungere la soglia minima di pensione, pari a tre volte l’assegno sociale (1616 €), che dà accesso alla pensione a 64 anni. Con l’assegno interamente contributivo e senza pregiudicare l’eventuale sostenibilità della pensione del TFR. E con una tassazione agevolata del TFR trasformato in rendita, come accade oggi ai fondi che prevedono un prelievo fiscale minore rispetto al TFR“.