EMERGENZA SANITARIA – Da oggi test obbligatori per virus West Nile: potresti essere sospeso 4 mesi | Chi non si presenta rischia grosso

West Nile virus, scattano i controlli - dentrolanotiziabreak.it (Foto Pexels)
Al via i controlli a tappeto per individuare tutti coloro che sono stati infettati dal virus West Nile: chi si rifiuta, viene sospeso.
Cresce sempre di più l’allarme intorno alla diffusione del virus West Nile, che si trasmette agli uomini attraverso le punture di zanzare, che contraggono la malattia dopo essere entrate in contatto con uccelli infetti.
La trasmissione del virus, dunque, non può avvenire per contatto diretto uomo-uomo, né per via aerea, ma solo ed esclusivamente se si viene punti da insetti che sono veicoli del West Nile.
Ad oggi, l’Italia si conferma come uno dei Paesi più contagiati da questo virus a causa delle condizioni climatiche che favoriscono la proliferazione di zanzare, e i soggetti più a rischio sono considerati i bambini e gli anziani.
Il West Nile virus, qualora i casi dovessero aumentare, potrebbe rappresentare una nuova emergenza sanitaria: sono scattati, dunque, i controlli obbligatori per tutti. Chi si rifiuta, rischia l’immediata sospensione.
West Nile virus: come si manifesta
Febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei, rientrano tra i sintomi del West Nile virus, che inizialmente si manifesta con problematiche che possono essere collegate ad una semplice influenza. Chi ha contratto il virus, tuttavia, può risultare asintomatico o presentare sintomi molto più gravi che, in alcuni casi, potrebbero portare anche al decesso.
In considerazione della rapida diffusione del virus e del fatto che molti soggetti possono risultare asintomatici, il Centro Nazionale Sangue ha previsto una serie di rigide regole da rispettare per tutti coloro che decidono di donare il sangue. Poiché si potrebbe entrare facilmente in contatto con soggetti infettati, l’Avis ha avviato delle procedure standard obbligatorie per tutti coloro che donano.

Controlli a tappeto per il West Nile virus
Chi si reca presso un punto Avis per donare il sangue, viene sottoposto ai normali controlli di routine e ad un prelievo extra contrassegnato da un tappo arancione. Quest’ultima provetta viene inviata per effettuare i controlli sul possibile sangue infetto dal virus e, qualora dovesse risultare positivo, la sacca non viene considerata valida per la donazione. Lo specifico test WNV – NAT su tutte le donazioni di sangue, plasma, piastrine e multicomponent è obbligatorio per tutti coloro che donano il sangue.
Qualora uno dei donatori risultasse positivo al test, viene richiamato per avviare un ulteriore percorso di controlli previsto dalla normativa e viene sospeso dalle donazioni per quattro mesi, così come previsto dalla legge, salvo altre misure precauzionali volte alla tutela del ricevente.