Il “Vercelli” di Asti ha ospitato i docenti Cambridge del Piemonte
Quasi trenta professori si sono scambiati buone pratiche durante l’incontro
ASTI – Nella biblioteca del liceo “Vercelli” di Asti si è svolto venerdì scorso l’incontro, aperto a tutti gli istituti del Piemonte che partecipano al percorso di istruzione e formazione, che Cambridge International Education organizza annualmente per confrontarsi con i docenti coinvolti e per aggiornare le scuole delle ultime novità formative che arrivano dal centro di formazione inglese.
Per il “Pit Stop” (è l’informale definizione data dall’ente stesso a questi momenti formativi) della nostra regione è stato scelto il “Vercelli” che ha attivato il percorso parallelo di formazione Cambridge (il quadro riferimento è l’IGCSE) già nel 2018 e ha all’attivo oltre trenta sessioni di esame che hanno coinvolto, a oggi, quasi 100 studenti del triennio, con una percentuale di successo superiore al 92%.
Alla presenza di Lauren Nankiwell, Cambridge International Education Manager per il Nord Ovest, della preside Cristina Trotta, della referente del progetto per il liceo, la professoressa Donatella Giordano, e di una trentina di “prof” provenienti da tutto il Piemonte (e due insegnanti dal milanese), i docenti della scuola astigiana, coinvolti nel progetto, hanno presentato le “Best Practice”, le loro scelte didattiche e motivazionali sottese all’aggiunta del curricolo Cambridge (con lezioni ed esami affrontati in inglese) alla tradizionale offerta formativa.
Inglese come seconda lingua, fisica, chimica, matematica, fisica, storia ed educazione civica (nelle loro declinazioni in lingua) sono gli insegnamenti attivati dai docenti del “Vercelli” che, ciclicamente, accompagnano i ragazzi ai test finali che arrivano e sono valutati dalla casa madre inglese. Le ultime rilevazioni parlano di quasi 400 scuole in tutta Italia (8 su 10 sono statali) e tra esse si conta la quarantina di istituti piemontesi che hanno adottato la qualifica Cambridge ICGSE.
Ne emerge un profilo studente altamente formato, in grado di gestirsi con maggiore autonomia nella diversa richiesta che arriva dal programma italiano e da quello internazionale, con spiccate capacità di adattamento e di pensiero critico.