Intitolata all’insegnante Gabriella Ferro la scuola primaria di San Marzano Oliveto
Gli ex alunni la ricordano con grande affetto: “Era una vera Magistra”
SAN MARZANO OLIVETO – Si è svolta pochi giorni fa la cerimonia ufficiale di intitolazione della Scuola Primaria di San Marzano Oliveto all’insegnante Gabriella Ferro.
Tutti ricordano con grande affetto “la maestra Gabriella”, scomparsa il 9 aprile del 2009 all’età di soli 44 anni, lasciando i tre figli Edoardo, Annalisa e Emanuela in tenera età e il marito Gianni, dopo aver lottato tre anni con tanta fede e forza contro il cancro.
Conseguito il diploma al Liceo Pedagogico “Istituto N.S. delle Grazie” di Nizza Monferrato, svolse incarichi di supplenza nelle scuole primarie di Vinchio, Vaglio Serra e Mombercelli e lavorò al doposcuola alla Parrocchia Santa Chiara di Canelli, gestita da Padre Giorgio Spadoni, ancora oggi ricordato e compianto, finché negli anni 90 entrò di ruolo alla Scuola Primaria “G.B. Giuliani” di Canelli, dove rimase fino al 2009.
Svolse con tanta cura e soddisfazione la sua professione, che amava molto, così come amava gli alunni che ancora oggi la ricordano con sincero affetto, come dimostrato dal riconoscimento dell’intitolazione della Scuola Primaria del paese. L’evento era atteso da tempo e fortemente desiderato dalle colleghe e dai compaesani.
La commossa ma gioiosa cerimonia ha visto la presenza del sindaco, Scagliola Giovanni, del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Canelli, Genovese Giuseppe, del parroco don Lodovico Simonelli, delle insegnanti e alunni della scuola, delle ex colleghe e alunni incontrati durante gli anni di insegnamento, dei Carabinieri di Canelli con il loro comandante, degli Alpini e degli addetti alla Proloco di San Marzano, di una nutrita partecipazione di cittadini sanmarzanesi, di Moasca (paese di origine) di Castelnuovo Calcea (paese di origine della mamma Luisella, mancata un anno fa), di numerosi amici e parenti.
Il sindaco ha ricordato quanto fosse appezzata e stimata Gabriella, soprattutto il suo amorevole sorriso, che si irradiava nello sguardo limpido, “che conquistava, regalava serenità e che continuava a donare a chiunque le si avvicinava, fino agli ultimi giorni della sua vita”. Inoltre ha sottolineato l’importanza che avevano per lei la famiglia, la scuola e la fede, rimasta forte e salda anche nei momenti più difficili e che sapeva trasmettere e incoraggiare in tutti.
Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Canelli, Giuseppe Genovese, a nome di tutti i plessi scolastici ha espresso lode all’edificante professione di insegnante nella nostra società e all’importanza e “profondo significato del senso di intitolare una scuola a un insegnante, perché ogni maestro ama il proprio lavoro e i ragazzi, che vede crescere e diventare grandi”.
Sua l’iniziativa di apporre come citazione sulla targa, una bella e profonda frase di Gabriel Garcia Marquez, premio Nobel della letteratura nel 1982: “Per il mondo tu puoi essere solo una persona, ma per una persona tu puoi essere il mondo”.
Al termine dell’intervento, il sindaco ha scoperto la targa posta nell’atrio della scuola, che il parroco don Lodovico ha benedetto, seguita dalla benedizione ai bambini.
Alice Morriello, Noemi Sciortino e Valentina Ferla, tre ex allieve di Canelli, hanno letto un commovente ricordo personale della loro amata insegnante. Un’emozione per tutti quando hanno raccontato che la maestra Gabriella faceva riprodurre il suono della pioggia battendo con le dita contro il palmo della mano e all’improvviso una scrosciante pioggia di un incombente temporale si è abbattuto sulla piazza meravigliando tutti i presenti.
L’intervento dello stimatissimo maestro di Canelli, Romano Terzano, che, per Gabriella come per moltissimi altri insegnanti, è sempre stato un brillante punto di riferimento pedagogico, ha colpito tutti i presenti. Ecco le sue parole: “La dolcezza, la voce gentile, le canzoni, la carica emotiva, la preparazione pedagogica, il sorriso amorevole, la capacità di stare dalla parte dei bambini per fare di ognuno di loro una persona ricca di talenti da sviluppare, l’hanno resa una grande ‘Magistra’. Nella sua attività educativa Gabriella metteva al centro i bambini stando loro accanto, accanto ai più deboli. Il suo metodo di valutazione era sempre attento a chi aveva maggiori difficoltà. Un’insegnante, non un giudice, una magistra, come dice la professoressa Daniela Lucangeli. Per lei l’errore del bambino non era una colpa, né una mancanza: era un passo verso la ricerca di una risposta a una curiosità. Un cammino intelligente”.
Ha proseguito elogiando “la formazione professionale di Gabriella, sicuramente influenzata dall’opera del grande educatore di Barbiana, don Lorenzo Milani, ricordato quest’anno nel centenario della nascita, anche lei in silenzio diceva ai suoi alunni ‘I care’, cioè ‘Tu mi stai a cuore’. Gabriella ha colto il messaggio del maestro e l’ha attualizzato, sulla porta delle sue aule non campeggiava la scritta ‘I care’, però questo principio educativo era scolpito nel suo cuore, nella sua mente. Era un punto di luce che ha sempre illuminato il suo agire. Stava dalla parte del bambino considerato una persona che merita rispetto, dignità, attenzione, cura amorevole; una persona ricca di talenti da sviluppare. Prima di trasmettere conoscenze, o di proporre principi etici, pensava al bambino che aveva di fronte per garantirgli la libertà di fare le sue scelte, standogli sempre accanto. Oggi, chi entra in questa scuola, non può fare a meno di soffermarsi davanti a questa targa per apprezzare l’opera educativa e rendere omaggio alla nostra grande magistra, Gabriella”.
Grandi protagonisti della giornata sono stati i numerosi bambini, preparati dalle maestre, che hanno aperto la cerimonia dedicando a Gabriella un’allegra filastrocca e conclusa cantando in coro due canzoni, “Hallelujah” di Leonard Cohen e “Imagine” di John Lennon, un inno per un mondo migliore e in pace, desiderio e necessità quanto mai attuale.
Le sorelle di Gabriella, Bruna e Silvana, sottolineano: “La famiglia con tenera commozione ringrazia tutti, sicuri che Gabriella dal cielo veglierà sempre sui bambini che frequenteranno la scuola, le loro famiglie, e i loro insegnanti”.
Le due sorelle hanno pubblicato nel 2020 il libro “Storia di Gabriella”, disponibile a offerta libera nelle parrocchie limitrofe citate nell’articolo e in Asti alla Collegiata di San Secondo e al Santuario Madonna del Portone. Il volume si trova anche nella parrocchia di Santa Maria Annunziata di Roccaverano, nella parrocchia di San Girolamo (frazione di Roccaverano) e alla tipografia “Impressioni Grafiche” di Acqui Terme (AL). Bruna e Silvana rimarcano che i proventi sono interamente devoluti in beneficenza.
Il link su Facebook è il seguente: https://www.facebook.com/storiadigabriella