Il 25 marzo a Castagnole Monferrato un incontro con il prof. Claudio Bernardi
Nella Chiesa dell'Annunziata parlerà di "vita, morte e resurrezione della comunità"
CASTAGNOLE M.TO – Il Giovedì Santo a Castagnole Monferrato tornerà “La Passiùn di Gesü Crist”, azione teatrale popolare itinerante che giunge quest’anno alla ventunesima edizione dall’anno della ripresa, operata dalla comunità castagnolese su impulso del drammaturgo Luciano Nattino e dell’antropologo Piercarlo Grimaldi.
Data l’essenza collettiva e comunitaria dell’azione rituale e la centralità del ruolo del pubblico partecipante, in cui ciascuno è attivamente coinvolto, si è proposto quest’anno un percorso di preparazione all’evento del Giovedì Santo.
Giunti a metà di questo percorso, sabato 25 marzo a Castagnole Monferrato ci sarà l’atteso incontro con Claudio Bernardi, docente di sociologia dell’Università cattolica di Milano.
Bernardi è tra i consulenti e collaboratori che Luciano Nattino coinvolse a inizio del nuovo millennio per attivare la sezione di lavoro di casa degli alfieri “Archivio Teatralità Popolare”: ricercatore, professore associato di Storia del teatro e Antropologia del teatro, docente di Drammaturgie performative, condirettore artistico del festival di Primavera “Crucifixus” e brillante relatore in numerosi convegni nazionali e internazionali.
Tra le sue traiettorie di ricerca la drammaturgia del sacro nel teatro medievale italiano ed europeo dei secoli XIII e XVI, il teatro sociale e di comunità, feste, festival, eventi culturali, rituali performativi contemporanei.
L’incontro, aperto a tutti, sarà alle ore 15 nella Chiesa dell’Annunziata.
Il tema sarà molto stimolante: “Vita, morte e resurrezione della comunità” ponendosi l’interrogativo se, in questo tempo e dopo la crisi pandemica che ha messo in crisi i riti e momenti di aggregazioni, potrà essere l’ultima Passiùn a Castagnole Monferrato.
Da quando nel Medioevo sono iniziate le rappresentazioni della Passione il loro obiettivo è sempre stato ed è la rinascita della comunità. Crocifissa da crisi, guerre, epidemie, apatie, odi, crudeltà, bogianismo (da bogianen o voglia di far niente). La peculiarità infatti dei teatri della Passione è la volontà di pochi o di molti di rappresentare nell’esemplare passione di Cristo i dolori e i mali dell’umanità, non per piangersi addosso o prenderne dolorosamente atto, ma per innescare, trovare, muovere le energie, le persone, le azioni capaci di rigenerare la propria comunità.
Di questo parlerà Claudio Bernardi a Castagnole Monferrato sabato 25 marzo alle ore 15, proprio l’ora e il giorno della morte storica di Cristo.
Bernardi commenta e lancia queste domande: “La comunità esiste oggi? C’è la comunità di Castagnole? E’ viva o è morta? Crede o no nella sua rinascita? C’è qualcuno che vuol fare qualcosa o il paese è così a terra, non c’è nulla da fare e perciò quella di quest’anno sarà l’Ultima Passione di Castagnole? Quanto e come ci si rende conto che senza una comunità viva, attiva, forte, partecipe un paese è il triste e silente abitato di ombre vaganti, morti viventi e uomini di paglia?”
A seguire in piazza Statuto il laboratorio “Drammaturgia per una Comunità” condotto dall’attore e formatore Tommaso Massimo Rotella.
Per informazioni: cell.3287069085 (orario pomeridiano) info@archivioteatralita.it .
L’iniziativa è realizzata e finanziata da Casa degli alfieri – Archivio Teatralità Popolare con il Comune di Castagnole Monferrato, con il contributo della Regione Piemonte per la valorizzazione e promozione dei beni archivisticidi interesse culturale, con la collaborazione della Fondazione Radici per le memorie di Langhe, Roero e Monferrato e della rivista Astigiani.