I Carabinieri arrestano a Novara due presunti autori di una truffa ai danni di un anziano di Canelli

Avevano detto alla vittima che sua nipote era rimasta coinvolta in un incidente stradale, facendosi consegnare 30mila euro per le spese legali

CANELLI – A dicembre 2022 dei truffatori avevano contattato telefonicamente un anziano di Canelli, riuscendo a farsi consegnare un totale di quasi 30.000 euro tra oro e contanti. Per convincere l’anziano, i malviventi gli avevano detto che una nipote era rimasta coinvolta in un grave sinistro stradale, e che i soldi sarebbero serviti per coprire le prime spese legali. Dopo la telefonata, l’anziano era stato raggiunto a casa da una donna, per ritirare il denaro e i preziosi, perfezionando così la truffa.

Resosi poi conto di essere stato raggirato, l’anziano aveva denunciato il fatto ai Carabinieri di Canelli. I militari si sono attivati immediatamente e, a seguito di una complessa e non facile attività investigativa, coordinata della Procura della Repubblica di Asti, sono riusciti a identificare i presunti autori del misfatto, ricostruire e circostanziare la dinamica e ottenere, a loro carico, due ordinanze di custodia cautelare in carcere.

I Carabinieri di Canelli hanno catturato mercoledì mattina i due presunti autori della truffa nelle loro abitazioni di Novara. Gli arrestati sono due cittadini originari dell’Est Europa, una donna, Hudorovich Esmeralda di 28 anni, la persona che aveva provveduto a ritirare il denaro e un uomo, il telefonista, Lakatosz Guciu di 37 anni. Le indagini dei Carabinieri di Canelli hanno evidenziato i compiti ben definiti di ciascuno dei due nell’organizzare la truffa: l’uomo si era occupato di contattare telefonicamente la vittima e convincerla a preparare la somma richiesta, facendo leva sulla preoccupazione e l’affetto per il congiunto coinvolto nel falso incidente, mentre la donna si era recata a ritirare il denaro e l’oro facendosi accompagnare da un taxi presso il domicilio del malcapitato. Inoltre, gli inquirenti non escludono che la presunta coppia di truffatori possa essersi resa responsabile di analoghi reati nel nostro territorio.

Dicono i Carabinieri: “Questa attività si inquadra tra quelle poste in essere dal Comando Provinciale di Asti per contrastare e debellare l’odioso fenomeno delle truffe con vittime persone a minorata difesa, a cui si affianca quella preventiva capillarmente svolta in tutti i Comuni del territorio della Provincia attraverso la calendarizzazione di numerosi incontri presso parrocchie, sale comunali e altri luoghi di aggregazione finalizzati a sensibilizzare i cittadini per contrastare sul nascere il fenomeno”.

L’indagine è in corso e dovrà acquisire gli elementi idonei a superare l’attuale presunzione di non colpevolezza degli indagati.

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