Europa Verde Verdi contro la pista di motocross a Castagnole Monferrato
La parlamentare Eleonora Evi ha depositato un’interrogazione al Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica
Questa mattina si è svolta la conferenza dei servizi per la realizzazione due piste da Motocross, di cui una internazionale di prima categoria nel Comune di Castagnole Monferrato.
Patrizia Montafia e Giuseppe Sammatrice di Europa Verde Verdi Asti dicono: “Deve essere stata una sorpresa per i proponenti ricevere la notizia che all’interno dell’area preposta per la struttura, fosse stato acquistato da Italo Mussio (componente del Comitato di Vigilanza pista da motocross) la particella n 165, porzione del bosco della Valle Randalo che verrà data in comodato d’uso gratuito alle Associazioni nazionali di Legambiente e Italia Nostra per attività didattiche per giovani”.
“Ci auguriamo – continuano Montafia e Sammatrice – che gli enti preposti a dare il parere abbiano preso la consapevolezza della grave responsabilità che si accingono a prendersi, prima di dare un responso positivo al consumo di suolo con conseguente dissesto idrogeologico riflettano prima di mettere nero su bianco e guardino negli occhi i loro nipoti. La decisione potrebbe essere un’offesa o un rispetto per le vittime delle Marche di ‘ieri’ e di Ischia di questi giorni. Ci auguriamo che gli appelli che da sei anni noi ecologisti facciamo, con 11600 firme raccolte e manifestazioni di protesta con oltre 150 persone ( proprio un anno fa in valle Randalo), servano anch’esse a far crescere quella coscienza ecologista nella vita delle persone che hanno il potere di scegliere il bivio del rispetto all’ambiente sancito con l’articolo 9 della Costituzione”.
Eleonora Evi, parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra, coportavoce nazionale di Europa Verde Verdi: “Nonostante la crisi climatica ed ecologica che sta travolgendo il pianeta ed il nostro paese sia davanti agli occhi di tutti si continua a fare finta di nulla proponendo progetti che devasterebbero il nostro già fragile territorio. Mi riferisco al progetto di una nuova pista di motocross previsto a Castagnole Monferrato, progetto che si estenderebbe su un’area di oltre 17 ettari compreso le aree per parcheggi e servizi. L’impianto non sorgerebbe su aree degradate, come sarebbe logico ipotizzare, bensì quasi interamente su formazioni boschive, ho depositato oggi una interrogazione al Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica“.
Secondo la parlamentare le problematiche legate alla realizzazione dell’impianto sarebbero numerose: dall’esposizione ad elevati livelli di rumore da parte della popolazione, l’accresciuto volume di traffico in un’area dove la rete stradale non appare adeguatamente attrezzata, il negativo impatto sulla viabilità escursionistica esistente, la devastazione di un paesaggio pregevole e fortemente attrattivo per un turismo di qualità, le pesanti conseguenze sulle forme di vita selvatiche presenti nell’area.
Continua la parlamentare: “Sarebbero previsti abbattimenti di oltre 7.600 alberi di alto fusto e la movimentazione di oltre 25.000 metri cubi di terra. Numeri impressionanti. Il solo abbattimento degli alberi comporterà, come calcolato da esperti botanici e forestali, la riduzione di assorbimento di oltre 30 tonnellate di CO2”. “In seguito alle segnalazione da parte del Comitato Vigilanza Motocross e del Coordinamento dei Comitati piemontesi del Forum ‘Salviamo il Paesaggio – Difendiamo i Territori’, ho ritenuto doveroso interrogare il Ministro Pichetto Fratin sulla coerenza di un progetto di questo tipo con la necessaria azione climatica, a protezione della biodiversità e della salute dei cittadini e alla luce della recente modifica della Costituzione italiana che nel suo articolo 9 finalmente richiama la Repubblica alla ‘Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”, conclude Eleonora Evi.