Il Governo rassicura: nessun declassamento o fermo, l’Asti-Cuneo si farà
Lo hanno affermato il ministro Toninelli e alcuni deputati leghisti. Intanto il costo dell’opera è lievitato a 2.450 milioni di euro dai 988 iniziali
ASTI – I lavori di realizzazione dell’Autostrada Asti-Cuneo – ormai tristemente nota anche come l’eterna incompiuta poiché, come ha ricordato il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Danilo Toninelli, il contratto per la sua realizzazione è stato firmato nel 1990 – sono tornati ad essere di stretta attualità. Causa timore (per quanto ripetutamente smentito dall’Esecutivo per bocca dello stesso Toninelli) che gli interventi necessari per il completamento dell’A33 subiscano un declassamento che, di fatto, li bloccherebbe sine die.
Ipotesi che il ministro delle Infrastrutture ha smentito nel corso di un question time alla Camera: «Rassicuro quindi ancora una volta in questa sede le istituzioni e i cittadini tutti delle provincie di Asti e di Cuneo circa la ferma intenzione di portare a completamento l’infrastruttura attraverso l’individuazione in tempi rapidi della miglior soluzione sia sotto il profilo economico che sotto il profilo della realizzabilità». Ricordando altresì come, di rinvio in rinvio, la spesa originariamente prevista di 988 milioni di euro sia lievitata a circa 2.450 milioni.
Un costo obiettivamente faraonico che, insieme alla domanda di traffico inferiore alle attese, ha determinato, ha spiegato Toninelli: «l’esigenza di procedere a una revisione del progetto originario, rendendolo anche maggiormente aderente alle esigenze del territorio».
Nello stesso contesto, ovvero il questioni time, sono giunte anche dai deputati leghisti Riccardo Molinari (Capogruppo della Lega alla Camera) e Flavio Gastaldi: «Il nostro tessuto economico, associativo ed amministrativo non ha bisogno – sottolineano – delle continue esasperazioni provocate ad arte per scopi elettorali da chi ha governato prima di noi. Piuttosto, lo sviluppo economico del nostro territorio ha bisogno di uscire dall’isolamento infrastrutturale in cui e’ piombato. Vogliamo raggiungere questo obiettivo con le migliori soluzioni in termini di rapidità, efficienza e sostenibilità finanziaria, ricordando che non ci saranno ulteriori oneri pubblici a carico dello Stato».
Un rapido sblocco della situazione è stato auspicato anche dal sindaco di Asti Maurizio Rasero, secondo cui «La realizzazione dell’Asti-Cuneo è la chiave più concreta, seppur da definire, che abbiamo per giungere alla realizzazione del collegamento sud ovest».