Crisi alla Casa di riposo di Asti

Interrogazione sulla struttura, seconda in Italia per dimensioni, in grave difficoltà finanziaria

Il capogruppo Pd chiede chiarezza alla Giunta sul futuro della Casa di riposo “Città di Asti”, nel corso dei question time. La struttura, la seconda più grande in Italia, versa attualmente in una situazione debitoria preoccupante con 800mila euro di mutui e 7milioni di debiti, ha ricordato nella sua interrogazione il presidente del Gruppo Pd. Molti i problemi che gravano sulla struttura: il dubbio sull’applicabilità del Superbonus 110% anche alle Rsa, la mancanza di riscontri alle richieste di fondi inviate alle fondazioni bancarie, un contenzioso ancora aperto per il pagamento Imu con il Comune di Asti e, infine, la diminuzione di ospiti: attualmente 169 rispetto ai 310 pre-pandemia, su un totale di 345 autorizzati.

La situazione della struttura, secondo quanto dichiarato in aula dall’assessore regionale alla Sanità, è attualmente all’esame dell’Avvocatura della Regione Piemonte che ha chiesto ulteriori approfondimenti all’attuale Commissario straordinario. La Regione sta valutando quale decisione prendere per salvaguardarne l’attività, a partire da una proroga da concedere per i termini dei lavori di adeguamento. Un’ipotesi di salvezza per la struttura sembrerebbe essere un progetto di finanza privata finalizzato a ristrutturare e gestire lo spazio e l’attività della casa di riposo.

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni del gruppo del Pd su erogazione risorse per i cantieri di lavoro 2021 per persone disoccupate;  del M5S sullo stato di attuazione della Mozione aggiornamento della normativa regionale per la riduzione dei rischi e degli impatti derivanti dall’utilizzo dei prodotti fitosanitari in ambito urbano; del gruppo dei Moderati sull’introduzione della Linea 8 GTT che ha creato numerose criticità: come può intervenire la Giunta per risolverle?; di Luv su stabilizzazione degli amministrativi precari della sanità.

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