Al Castello di Roddi la prima edizione dell’evento “Il futuro nelle radici” – Dentro la notizia
RODDI (CN) – LaFiera internazionale del Tartufo Bianco d’Albae ilCentro Nazionale Studi Tartufohanno organizzato – nel pomeriggio dimartedì 31 gennaio, presso ilCastello di Roddi– la prima edizione dell’evento“Il futuro nelle radici”, pensato per offrire unriconoscimento ai soggetti che hanno compiuto azioni meritevoli nella tutela degli ambienti tartufigeni e nella diffusione della cultura del tartufo.Dopo la consegna di unassegno da 5.000 euro, donato dall’Ente Fiera al Centro Nazionale Studi Tartufo perché possa continuare a stimolare progetti di recupero e manutenzione di tartufaie, effettuare nuove piantumazioni di alberi e realizzare tartufaie, nella pertinenza del Castello sono stati consegnati una serie di diplomi a chi, a vario titolo, si è distinto con azioni di tutela degli ambienti tartufigeni e nella diffusione della cultura del tartufo. Questo l’elenco:Paolo Carretto,trifolaoche ha generosamente dedicato tempo e risorse economiche per incrementare e valorizzare il patrimonio tartufigeno.Livio Franco Carlevero, sognatore che ha aperto nuove prospettive per il patrimonio tartufigeno, unendo nell’Associazione “Terre di Tartufi” trifolao, naturalisti, agricoltori, professionisti in un progetto concreto, testimonianza di amore per la propria terra. Con lui, leCantine Poveroe l’azienda vitivinicola Vaudano Enrico & figlidi Cisterna d’Asti, oltre all’azienda vitivinicola Marchesi Alfieri 1696di San Martino Alfieri, per aver fattivamente partecipato al progetto di valorizzazione naturalistica e tartufigena dell’Associazione “Terre di Tartufi”.LaCantina Fratelli Serio & Battista Borgognodi Barolo, per aver contribuito a“The Truffle Hunters conservation project”nel comune di Cisterna d’Asti, dove è stato girato il film documentario suitrifolaoe i loro cani.IlConsorzio Alta Langa, per aver promosso il progetto di valorizzazione del patrimonio tartufigeno presso i suoi associati: tra gli aderenti al progetto, laCantina Ettore Germanodi Serralunga d’Alba, l’azienda agricola Pedaggera di Genta Mariellaa San Marzano Oliveto, laCantinaCascina Cerutti di Cassinasco, laCantina La Torredi Castel Rocchero, l’azienda agricola Chiarle Elisadi Borgomale, laCantina Coppodi Canelli, l’azienda agricola Roberto Garbarinodi Neviglie, l’azienda agricola Brandinidi La Morra, laCascina La Carlotta di Morino Alfredoa Castel Boglione.IlComune di Murisengoper aver realizzato la tartufaia didattica, spazio naturale e culturale identitario per la fruizione dei cittadini, dei turisti, delle scuole.IlComune di Barbarescoper aver aderito attivamente alla valorizzazione del patrimonio tartufigeno fin dal 2003.IlCeSA – Centro Studi per la Storia dell’Alimentazione e della Cultura Materiale “Anna Maria Nada Patrone”,per aver realizzato tra Alba e Grinzane Cavour, dal 22 al 24 settembre 2022, il Convegno internazionale “Il tartufo tra natura e cultura”.“Il Tartufo Bianco d’Alba è un perfetto indicatore del cambiamento climatico in atto: l’assenza di precipitazioni e il surriscaldamento globale fanno sì, sempre più, che negli areali meno umidi i tartufi non si sviluppino: così è stato l’anno scorso e, purtroppo, non è il primo anno che accade– afferma lapresidente della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Liliana Allena–.La Fiera già in tempi non sospetti, nel 2016, aveva lanciato la campagna di crowdfunding ‘Breathe the Truffle’, in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Tartufo, per la realizzazione di tartufaie e la piantumazione di piante tartufigene. Perché se, purtroppo, il nostro impatto sul clima è piuttosto limitato, molto si può fare per la salvaguardia di ambienti tartufigeni. Aveva ragione il commendatore Roberto Ponzio, con il suo iconico e lapidario “No alberi – no tartufi”: piantare alberi è il modo migliore per offrire un futuro al nostro prezioso diamante bianco, e oggi vogliamo premiare esempi virtuosi e buone pratiche, sperando che altri continuino, sulla strada della sostenibilità”.“Le risorse messe a disposizione dalla Fiera ci consentono di stimolare progetti di recupero di tartufaie, nuove piantumazioni e tartufaie didattiche– commenta il presidente delCentro Nazionale Studi Tartufo, Antonio Degiacomi–. Abbiamo voluto in questa occasione dire grazie a chi, autonomamente o in collaborazione con noi, ha compiuto azioni positive che speriamo servano come esempio. Sono i casi di cui eravamo a conoscenza relativi al 2022. Certamente ce ne sono altri che potremo riconoscere negli anni successivi, mentre le piante crescono…”.“È un piacere poter accogliere questo appuntamento nelle pertinenze del Castello di Roddi, sede del Truffle Hub, per celebrare l’importanza di queste pratiche a tutela del tartufo– conclude ilsindaco di Roddi, Roberto Davico–. La nostra Amministrazione comunale sempre più si impegnerà in questo senso, come fatto in occasione della festa dell’albero nello scorso mese di novembre, con la messa a dimora sul nostro territorio di 50 piante tartufigene donate dalla Regione Piemonte, che abbiamo piantumato insieme ai bambini delle scuole e alle associazioni dei trifolao”.