Grandinata in Piemonte, la Regione al lavoro per raccogliere la stima dei danni: perso dal 70 al 100% del raccolto – Dentro la notizia
Unaperdita che va dal 70 al 100% del raccoltoedanni enormi alle auto, ai tetti e alle coperture di case e imprese.Anche se una stima esatta dei danni non è ancora possibile fornirla, è purtroppo evidente la gravità delle conseguenze della violentagrandinatache si è abbattuta giovedì pomeriggio su alcune zone del Piemonte, in particolare l’Alta Langa cuneese e alcuni comuni delle province di Asti, Alessandria e Torino.Per fronteggiare e fare il punto sulla situazione il presidente della Regione PiemonteAlberto Cirio, insieme all’assessore all’AgricolturaMarco Protopapa, ha voluto convocare questa mattina una riunione in Comune a Cortemilia (CN), uno dei più colpiti dalla calamità. Al suo fianco il sindacoRoberto Bodrito,il presidente della Provincia di CuneoLuca Robaldo, con il consigliere provincialeMassimoAntoniotti, il presidente dell’Unione montana Alta LangaDavide Carlo Falletto,il presidente dell’Associazione Sindaci del RoeroSilvio Artusio Combae il presidente dell’Unione montana Langa AstigianaMarco Listello.In connessione telefonica anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida,che nelle scorse ore ha già ricevuto dal presidente Cirio una prima ricognizione delle aree interessate dai danni e ha garantito la massima vicinanza del Governo per sostenere famiglie e imprenditori.In sala moltacommozioneda parte deiSindacie deirappresentanti del mondo economico e agricolo, in particolarevitivinicolo e corilicolo, per una situazione senza precedenti in un territorio che rappresenta una assoluta eccellenza nella produzione in particolare divini rinomatie della celebrenocciola Tonda gentile delle Langhe.«In questa fase– hanno spiegato il presidente Cirio e l’assessore Protopapa –è fondamentale certificare la stima dei danni e soprattutto, è importante ricordarlo a tutti, documentare dettagliatamente prima delle operazioni di ripristino, conservando questa documentazione, perché sarà fondamentale per poter accedere agli indennizzi, sia per i danni all’agricoltura che quelli legati alle case, alle auto e alle aziende. Chiederemo l’accesso al fondo di solidarietà nazionale, ma siamo già al lavoro per stanziare anche risorse regionali, in modo da non lasciare nessuno indietro. Sarà inoltre necessario monitorare nel tempo la situazione, perché oltre al danno immediato c’è anche quello che si manterrà in modo evidente per gli anni a venire e dovrà essere tenuto in dovuta considerazione. I tecnici dell’Arpa insieme a quelli della Regione sono già al lavoro dalle prime ore dopo la grandinata per effettuare i sopralluoghi. Siamo consapevoli che non è una situazione normale, perché è un evento eccezionale nella sua eccezionalità, per questo la Regione metterà in campo anche risorse proprie per riuscire ad indennizzare le aziende. Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per non lasciare solo nessuno».«La Provincia di Cuneo– ha sottolineato il presidente Luca Robaldo –si mette fin da subito a disposizione con i propri uffici e i propri tecnici per aiutare i Comuni a raccogliere tutta la documentazione necessaria alla Regione per attivare velocemente le procedure di richiesta dello stato di emergenza. Giovedì pomeriggio alle 17.30 si svolgerà una assemblea dei sindaci e, se necessario, siamo pronti anche noi ad approvare una delibera provinciale di richiesta dello stato di calamità».«Ringrazio il presidente Cirio per aver voluto essere qui e per l’attenzione immediata che ha dato a questa situazione, davvero senza precedenti– ha dichiarato il sindaco di Cortemilia Bodrito –. Abbiamo visto arrivare sfere di grandine del diametro di quasi 10 centimetri che hanno colpito e devastato campi, vetture e abitazioni come proiettili. Siamo persone abituate a darci da fare e basta guardarsi intorno perché ovunque ci sono persone già al lavoro per ripristinare le proprie case e le proprie attività, ma la vicinanza delle istituzioni è fondamentale perché serve un aiuto importante di fronte alla gravità dei danni».Regione e Provincia di Cuneo nelle prossime ore si attiveranno anche per garantire la possibilità per i Comuni di procedere con losmaltimentoe ilrimessaggio dei materiali e delle maceriedovute ai danni, individuando anche degli eventuali centri di raccolta.Un altro aspetto da tutelare nel caso deitrasformatori, di fronte alla perdita consistente della quota di autoproduzione, riguarda la possibilità di acquistare prodotto esterno garantendone lo status agricolo.