Ultim’ora – Scuola, approvato il CARTELLINO GIALLO per i genitori: al secondo avviso, scatta l’espulsione l’ARRESTO I Ufficiale: galera per chi ha la potestà degli alunni

Scuola, scatta il divieto - dentrolanotiziabreak.it - 20250918

Scuola, scatta il divieto (foto pexels) dentrolanotiziabreak.it

Ultim’ora scuola, approvato il ‘cartellino giallo’ per mamma e papà: e, per i genitori, al secondo avviso scatta l’espulsione. In cosa consiste? Tenetevi forte: si arriva fino all’arresto. Sì, è ufficiale: galera per chi ha la potestà degli alunni ma sgarra.

Sgarra in che senso? Cosa si può arrivare a fare, a scuola, per meritare il carcere? O meglio: per chiarire sarebbe più opportuno dire cosa si arrivare a ‘non’ fare.

Esatto, perché spesso la scuola viene vista sì, come un obbligo, ma senza darle la giusta importanza. Un errore gravissimo. Che si paga caro.

Frequentare regolarmente non è soltanto una questione di apprendimento o di rendimento scolastico, ma un dovere previsto dalla legge, che coinvolge direttamente i genitori o i tutori legali dei minori.

Trascurare questo aspetto significa non solo rallentare la formazione dei propri figli, ma anche rischiare sanzioni penali. Anche se in molti non ci pensano.

Ora venite ammoniti, espulsi e arrestati: tutto per via della scuola

In Italia, la frequenza scolastica è obbligatoria per tutti i minori dai 6 ai 16 anni, come stabilito dal Decreto Legislativo n. 76/2005 e dal Codice Penale (articolo 731). Ciò significa che genitori e tutori devono garantire la presenza costante del ragazzo a scuola, salvo cause di forza maggiore certificate.

Le scuole sono tenute a monitorare con attenzione la frequenza degli studenti. Se un alunno accumula più di 15 giorni di assenza non giustificata in un trimestre, oppure oltre un quarto del monte ore annuale complessivo, il dirigente scolastico è obbligato a intervenire. Il primo step è un incontro con i genitori, accompagnato da un “cartellino giallo”: una comunicazione ufficiale che invita la famiglia a riportare il figlio in classe entro 7 giorni.

Scuola, iniziare con il piede giusto
Scuola (canva) Dentrolanotiziabreak.it

E se non ti rimetti in riga ti arrestano

Se la situazione non migliora e non ci sono giustificazioni valide (malattia certificata, motivi familiari documentati, trasferimento, ecc.), il preside informa il Sindaco del Comune di residenza. A quel punto, se l’assenza continua, l’amministrazione comunale deve inoltrare una segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni.

Da questo momento si apre un procedimento penale a carico dei genitori o dei tutori per violazione dell’obbligo di istruzione. Le pene previste possono essere molto severe: la legge contempla ammende economiche e, nei casi più gravi o di recidiva, fino a un anno di arresto. Oltre agli aspetti legali, l’assenteismo scolastico rappresenta un serio ostacolo alla crescita personale dei ragazzi. L’abitudine a “saltare la scuola” può favorire l’abbandono precoce, la perdita di interesse nello studio e l’esclusione sociale.