Ultim’ora – EPIDEMIA PARASSITI nelle scuole: “Stanno attaccando i vostri figli, intervenite subito” I I docenti chiamano le famiglie: ‘contagio velocissimo”

insetti - pexels- dentrolanotiziabreak

insetti - pexels- dentrolanotiziabreak

Ultim’ora – Epidemia parassiti nelle scuole: cosa sta succedendo? Gli alunni sono a rischio esposizione. “Stanno attaccando i vostri figli”. La comunicazione non lascia spazio ai fraintendimenti.

“Intervenite subito“: i docenti e dirigenti scolastici prendono subito il primo e più importante dei provvedimenti, chiamando le famiglie: ‘contagio velocissimo”.

Di che cosa stiamo parlando? Con l’inizio del nuovo anno scolastico, migliaia di bambini tornano tra i banchi e, insieme ai libri e agli amici, spesso si trovano a dover affrontare influenze e febbri.

A volte però si tratta anche di fare i conti con un nemico tanto piccolo quanto fastidioso: che si trova molto più frequentemente di quanto immaginiamo.

Non è una novità, anzi, è un fenomeno che si ripresenta puntuale ogni anno, soprattutto nelle scuole primarie e negli asili, dove il contatto ravvicinato tra i bambini favorisce la diffusione del contagio.

Contagio in corso: bambini esposti

Non si tratta di una malattia grave, ma di una vera e propria infestazione parassitaria che può diventare molto fastidiosa e, se non trattata correttamente, anche difficile da eliminare. Stiamo parlando dei pidocchi. Per chi non lo sapesse, pidocchi sono insetti minuscoli che vivono tra i capelli e si nutrono di piccole quantità di sangue prelevate dal cuoio capelluto. La loro presenza causa prurito intenso, irritazioni e in alcuni casi infezioni dovute al continuo grattarsi.

È importante chiarire un punto fondamentale: i pidocchi non sono sinonimo di scarsa igiene. Possono colpire chiunque, anche i bambini più puliti, perché il contagio avviene attraverso il contatto diretto tra teste o tramite l’uso in comune di oggetti personali come pettini, cappelli, sciarpe o cuscini.

pidocchi - wikipedia - dentrolanotiziabreak
pidocchi – wikipedia – dentrolanotiziabreak

Come eliminare il problema alla ‘radice’

Per prevenire il contagio è utile controllare periodicamente la testa dei bambini, soprattutto in periodi di maggiore incidenza. Un controllo visivo attento permette di individuare la presenza di uova (lendini), piccoli puntini bianchi attaccati ai capelli, o degli insetti adulti, di colore grigiastro.

Nel caso si riscontri la presenza dei parassiti, bisogna agire subito. Oggi esistono trattamenti specifici, come shampoo e lozioni antiparassitarie reperibili in farmacia, che eliminano sia i pidocchi adulti sia le uova. Dopo il trattamento è consigliabile pettinare accuratamente i capelli con un pettine a denti molto stretti per rimuovere ogni residuo. Inoltre, è fondamentale lavare a temperature elevate (almeno 60 gradi) lenzuola, federe, cappelli, sciarpe e tutti gli indumenti o accessori che potrebbero essere venuti a contatto con i capelli infestati. Gli oggetti che non possono essere lavati vanno sigillati in sacchetti di plastica per almeno 48 ore, tempo sufficiente a far morire i parassiti.