Tinture per capelli, queste contengono un ingrediente cancerogeno | Se lo leggi tra gli inci non comprarla per nessun motivo

Tinta per capelli, controlla l'INCI per sapere quali sostanze evitare (foto pexels) dentrolanotiziabreak.it
Tingere i capelli è un’abitudine diffusa, soprattutto tra le donne, ma alcuni prodotti sono assolutamente da evitare: occhio all’INCI.
Il Regolamento dell’Unione Europea in merito all’etichettatura dei prodotti cosmetici prevede delle regole ben precise da rispettare: ogni articolo deve essere accompagnato da nome e indirizzo del responsabile, paese d’origine (per i prodotti importati), quantità nominale, data di scadenza (o PAO), precauzioni d’uso, numero di lotto e lista degli ingredienti (INCI) in ordine decrescente di peso, tutti ben leggibili, visibili e indelebili.
Le tinture per capelli, dunque, devono rispettare queste norme imprescindibili, segnalando nell’INCI gli ingredienti utilizzati per la produzione. Alcuni di questi potrebbero essere cancerogeni.
Negli anni, molte aziende cosmetiche si sono evolute optando – per scelta o imposizioni di legge – per l’eliminazione di alcune sostanze tossiche e nocive per la salute.
Ma ci sono ancora oggi ingredienti che vengono usati per le tinte per capelli e che, a lungo andare, potrebbero causare gravi problemi all’organismo. Ecco cosa sapere per eliminare i più pericolosi.
Tinte per capelli: gli studi che lanciano l’allarme
Negli ultimi decenni, le tinture per capelli sono state parzialmente modificate eliminando alcuni ingredienti gettonatissimi negli anni Ottanta. Su molti prodotti si legge “senza ammoniaca”: quest’ultima, infatti, è stata una degli ingredienti messi subito al bando poiché si tratta di una sostanza chimica aggressiva che apre le squame della cuticola del capello danneggiando la cheratina, inoltre può causare secchezza, fragilità, opacità e sfibratura dei capelli.
Ma l’ammoniaca, che è stata sostituita con ingredienti più delicati, come oli nutrienti e proteine vegetali, non è la sola a cui prestare massima attenzione. Ogni volta che si acquista una tintura per capelli, è fondamentale leggere l’INCI: se vengono riportate alcune di queste sostanze, è altamente consigliato optare per un altro prodotto. Le ricerche scientifiche hanno dimostrato come determinati composti possano incrementare l’insorgenza di tumori.
Tinture per capelli: gli ingredienti da evitare
Come accennato, l’ammoniaca, oltre a provocare gravi reazioni allergiche, danneggia il capello. Alcune aziende cosmetiche, però, l’hanno sostituita con il monoetanolammina, che è vietato in alcuni paesi del mondo perché è una sostanza classificata come cancerogena dall’AIRC. Attenzione anche all’eventuale presenza di para-fenilendiammina (PPD), che viene impiegato come reagente per il colore: è uno dei più potenti allergeni da contatto tanto che la legge europea ha stabilito che ogni prodotto ne deve contenere al massimo il 2%.
Alcuni prodotti potrebbero usare in alternativa al PPD il Toluene-2,5 Diamine Sulfate (PTD), un colorante per capelli: esso è un un potenziale allergene e l’American Contact Dermatitis Society lo ha nominato “Allergen of the Year” per il 2025 per aumentarne la consapevolezza. Sono da evitare anche le tinte per capelli che contengono resorcina, derivante dal benzene: esso è un composto chimico irritante utilizzato nelle tinture per migliorare la presa del colore. Infine, meglio non acquistare tinte con conservanti come Imidazolidinyl urea, DMDM Hydantoin, Methylisothiazolinone, Methylchloroisothiazolinone, che sono derivati formaldeide, sostanza classificata come cancerogena.