Semafori, hanno messo il blu al posto del verde: molti automobilisti frenano di colpo per lo spavento | Rischio elevato di incidenti

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Semaforo, il significato dei colori - dentrolanotiziabreak.it (Foto Pexels)

E se vi trovaste improvvisamente di fronte ad un semaforo blu? Ecco cosa è successo ad alcuni automobilisti mentre guidavano.

Sin da piccoli si impara a distinguere i colori e, ad alcuni di essi, viene dato un significato ben preciso: il rosso è riconosciuto come un segnale di stop, mentre il verde dà il via.

Questi colori sono visibili anche su strada e i semafori di tutto il mondo si colorano di rosso, giallo o verde a seconda delle esigenze, dirigendo il traffico al posto del personale competente.

Ma cosa accade se ci si trova di fronte ad un semaforo con la luce blu? Questo colore non è mai visibile sulle strade del nostro Paese, ma potrebbe comparire quando si viaggia oltre i confini nazionali.

È importante capire, dunque, come comportarsi in questa situazione. Molti automobilisti inesperti hanno inchiodato e provocato seri danni alla sicurezza stradale.

I colori e i segnali stradali

I colori e i segnali stradali sono fondamentali per la sicurezza e la fluidità del traffico. Ogni colore e forma hanno un significato specifico, che aiuta i conducenti a comprendere le regole della strada e ad agire di conseguenza. Il triangolo indica solitamente il pericolo, il cerchio un divieto o un obbligo, mentre il quadrato o il rettangolo servono per dare indicazioni ai conducenti.

I colori, invece, servono principalmente per attirare l’attenzione degli automobilisti: il rosso è associato ad un pericolo e indica lo stop immediato al semaforo, il giallo indica un preavviso che deve spingere il conducente a rallentare, mentre il verde dà il via per procedere, ma sempre con prudenza, verificando che la strada sia libera.

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Semaforo blu, cosa significa – dentrolanotiziabreak.it (foto pexels)

Semaforo blu: come comportarsi

Nell’antichità, nella terra del Sol Levante, i colori blu e verde non venivano distinti. Tale necessità nacque durante la Seconda Guerra Mondiale, quando venne imposto maggiore rigore nella pittura degli aerei per un linguaggio ben preciso. Questi due colori, però, ancora oggi vengono fraintesi o utilizzati allo stesso modo, senza una distinzione ben precisa.

Nel 1968 molti Paesi sottoscrissero un trattato che li vincolava a standardizzare i segnali stradali, ma il Giappone e gli Stati Uniti decisero di non aderirvi. Solo negli anni Settanta, l’Oriente introdusse il verde tra i segnali stradali scegliendo la tonalità più tendente al blu per allinearsi alla convezione degli altri Stati. Ancora oggi, dunque, quando ci si trova davanti ad un semaforo in Giappone, il via viene dato dal blu, che ha la stessa valenza del verde.