1.000€ per un pranzo, scandalo sulla costa italiana: hanno ordinato solo un primo | Interviene la Guardia di Finanza

Cena salatissima in una località della costa - dentrolanotiziabreak.it - 20250805

Cena salatissima in una località della costa - dentrolanotiziabreak.it (Foto Pixabay)

Conto salatissimo per quattro turisti in vacanza in una delle località balneari più rinomata della costa italiana: intervengono le autorità.

L’Italia torna al centro delle polemiche per gli scontrini salati, presentati ai turisti soprattutto nelle città d’arte o nelle località turistiche più rinomate.

Abitualmente si leggono notizie di questo tipo con clienti che rimproverano i costi esorbitanti proposti e commercianti che si giustificano sostenendo che la qualità debba essere pagata, così come il servizio offerto.

L’ultima indignazione ha fatto il giro della rete provocando lo stupore e il disappunto degli utenti del web: si può pagare quasi 1000 euro un pranzo a base di quattro primi e due bottiglie di vino?

Il ristoratore è convinto della sua idea e sostiene che i prezzi fossero correttamente esposti e illustrati ai clienti. Intanto i consumatori insorgono e accusano l’Italia di voler speculare proprio sui turisti.

Scontrini salati, cresce il malcontento

Aumentano a dismisura le situazioni in cui i clienti di ristoranti o altri esercizi commerciali ricevono conti ritenuti troppo alti, spesso con voci di spesa aggiuntive ingiustificate o prezzi gonfiati per determinati prodotti o servizi. Questi casi hanno portato a polemiche e discussioni online, sollevando dubbi sulla trasparenza dei prezzi e sulla correttezza dei commercianti. Ad esempio, a Forte dei Marmi un ristorante ha fatto pagare 90 euro per un piatto di tagliatelle all’astice; a San Teodoro due turisti hanno pagato 18 euro per due panini con il salame e due caffè, mentre un ristorante di Ortisei ha introdotto una tassa di 3 euro per ogni piatto vuoto, giustificata dalla mancanza di coperto.

Si tratta di casi che hanno intrattenuto il web e scatenato una vera e propria polemica tra clienti e commercianti, con i primi agguerriti e pronti a chiedere l’intervento della Guardia di Finanza, e i secondi certi di non aver compiuto alcuna illegalità, ma di aver agito garantendo qualità ed efficienza.

Scontrino salato dopo una cena al ristorante - dentrolanotiziabreak.it - 20250805
Scontrino salato dopo una cena al ristorante – dentrolanotiziabreak.it (foto pexels)

1000 euro per un pranzo è caos

L’ultimo caso riguarda la protesta di quattro turisti in vacanza a Ponza. Hanno prenotato una cena presso il Rifugio dei naviganti, ma la serata si è conclusa nel peggiore dei modi: dopo aver ordinato quattro primi a base di aragosta e due bottiglie di vino, il ristoratore gli ha presentato un conto da 923 euro, ovvero 230 euro a persona.

Lo scontrino ha fatto il giro del web e indignato tantissimi utenti, mentre il ristoratore si è giustificato con la stampa: “I prezzi sono questi, l’aragosta costa 230 euro chilo. Noi la portiamo viva al tavolo e la mostriamo ai clienti, che in questo caso hanno scelto aragoste da 825 grammi a persona. Quando le facciamo vedere c’è l’etichetta con il peso”.