Esattamente trent’anni fa, il 17 maggio 1990, l’Organizzazione Mondiale della Sanitàrimuoveva l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali. Per questo la data è stata scelta comeGiornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia.La dichiarazione del Presidente MattarellaIlPresidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione (leggibile nella sua interezza sul sitohttp://www.quirinale.it): «La ricorrenza del 17 maggio è stata scelta, in ambito internazionale,per promuovere il contrasto alle discriminazioni, la lotta ai pregiudizi e la promozione della conoscenza riguardo a tutti quei fenomeni che, per mezzo dell’omofobia, della transfobia e della bifobia, perpetrano continue violazioni della dignità umana.Le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umaninecessari a un pieno sviluppo della personalità umana che trovano, invece, specifica tutela nella nostra Costituzione e nell’ordinamento internazionale.Operare per una società libera e matura, basata sul rispetto dei diritti e sulla valorizzazione delle persone, significa non permettere che la propria identità o l’orientamento sessuale siano motivo di aggressione, stigmatizzazione, trattamenti pregiudizievoli, derisioni nonché di discriminazioni nel lavoro e nella vita sociale».Le parole del premier ConteIlpresidente del Consiglio Giuseppe Contesulla sua pagina Facebook ha scritto: «La Giornata internazionale contro l’omofobianon è una semplice ricorrenza, un’occasione celebrativa.Deve essere anche un momento di riflessione per tutti e, in particolare, per chi riveste ruoli istituzionaliad attivarsi per favorire l’inclusione e il rispetto delle persone.Come ha ricordato oggi il Presidente Mattarella, le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana. Queste discriminazioni sono contrarie alla Costituzione perché calpestano il valore fondamentale della dignità della persona e il principio di uguaglianza e si alimentano di pregiudizi che celano arretratezza culturale.Per questoil mio invito a tutte le forze politiche perché possano convergere su una legge contro l’omofobia che punti anche a una robusta azione di formazione culturale: la violenza è un problema culturale e una responsabilità sociale».Leggi altri articoli suhttps://dentrolanotiziabreak.it/sulla nostra Pagina Facebookhttps://www.facebook.com/dentro.lanotizia/e su Twitter @DNotizia
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